I CONSUMATORI CAMBIANO, IL MERCATO SI EVOLVE
La GDO e le aziende di produzione stanno affrontando una trasformazione profonda.
Con consumatori sempre più eterogenei, trainati da Millennial e Generazione Z, il mercato richiede risposte rapide e mirate:
-Millennial: cercano autenticità, valori condivisi e sostenibilità nei brand.
-Generazione Z: nativi digitali, alternano esperienze online e offline, ma restano attratti da spazi fisici come luoghi di ispirazione.
Ad esempio, l'88% dei giovani consulta volantini promozionali e il 49% si reca nei negozi per scoprire nuove idee piuttosto che per acquistare direttamente. Questo dimostra come il punto vendita rimanga un nodo cruciale dell’esperienza di acquisto, anche in un’epoca di digitalizzazione.
Ma, come stanno rispondendo i produttori e i supermercati a tutte queste diverse esigenze?
In questo scenario, abbiamo ascoltato il parere di esperti come Riccardo Astolfi, Buyer & Open Innovation Manager in Euro Company, e Daniele Tirelli, Docente di "Product Innovation, Consumption & Marketing", per capire come il settore food si stia adattando e come le tecnologie stiano influenzando il cambiamento.
Le tendenze dell'innovazione nel settore alimentare
“Interpretare i dati è essenziale, ma serve andare oltre i numeri per innovare davvero,” spiega Astolfi. Le aziende devono ascoltare i consumatori e collaborare per scoprire opportunità nascoste. Anche Tirelli sottolinea che la trasformazione delle abitudini alimentari, è uno dei motori principali di questa evoluzione.
Innovazioni in velocità e praticità
Uno degli aspetti che ultimamente sta prendendo piede in un mondo così veloce e dinamico sono le innovazioni che puntano alla praticità e velocità. Queste sono destinate a crescere, rispondendo a un mondo in cui le persone sono sempre più alla ricerca di soluzioni alimentari rapide e facili da consumare. Infatti, Tirelli ha sottolineato il fenomeno dei piatti pronti, che rispondono alla necessità di risparmiare tempo senza sacrificare la qualità.
Ecco alcuni esempi:
-Ready Pasta Barilla, che cuoce in 60 secondi al microonde
-Heinz e la carbonara in lattina, lanciata nel Regno Unito
-Galbani con il Tiramisù Perfetto e Cheesecake Perfetta, che semplificano la preparazione di dolci tradizionali.
Allo stesso modo, in Svizzera, Emmi ha lanciato "I am your meal", una bottiglia che sostituisce un pasto completo, pensata per chi ha poco tempo ma cerca un'alternativa bilanciata. Nonostante il limitato successo in Italia, l'interesse della Generazione Z cresce, attratto dalla praticità del "fail-proof" (cioè semplice e garantito). Queste tendenze, spesso nate in contesti specifici, si spostano rapidamente da un paese all’altro, influenzate da condizioni multiculturali che le trasformano in fenomeni sempre più globali. Ma come inserire tutte queste nuove referenze nei punti vendita, considerando che esistono già migliaia di prodotti sugli scaffali?
ll Ruolo dell'IA nella Gestione dell’Assortimento
L'importanza di integrare l'intelligenza artificiale nel settore retail è ormai unanimemente riconosciuta per ottimizzare la gestione dell’assortimento e l’esposizione dei prodotti. Tirelli, sottolinea come la tecnologia possa migliorare la rotazione dei prodotti, consentendo una risposta rapida alla crescente varietà di gusti e preferenze dei consumatori. L'IA è in grado di analizzare in tempo reale i comportamenti di acquisto, prevedere tendenze e adattare l’offerta, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori umani (non a caso, noi di Tuidi facciamo proprio questo).
Secondo i risultati di un sondaggio condotto su LinkedIn da Giulio Bonini - Trade Marketing Expert in Galbusera, un buon assortimento è considerato un fattore cruciale per differenziare l'offerta dei punti vendita. Ben il 54% delle risposte ha sottolineato come un assortimento ben pensato possa valorizzare il posizionamento di un negozio, suggerendo che i retailer dovrebbero concentrarsi sull'inserimento di referenze che possano rispondere ai bisogni specifici dei consumatori. In questo contesto, l’intelligenza artificiale assume un ruolo centrale nella gestione dinamica dell’assortimento, supportando la selezione delle referenze più adatte e l’ottimizzazione dello spazio sugli scaffali.
Quando si parla di assortimento, non è solo la quantità di prodotto a fare la differenza, ma la qualità e la differenziazione dell’offerta. Il punto vendita deve essere attrattivo per il consumatore.
Il category management, che promuove una stretta collaborazione tra industria e retail, diventa quindi la chiave per creare valore e ottimizzare l'intera filiera. La sfida per i retailer consiste nel concentrarsi su un assortimento più sostenibile e differenziato, capace di rispondere alle esigenze sempre più complesse dei consumatori. L'intelligenza Artificiale rappresenta un alleato fondamentale per raggiungere questo obiettivo in modo più efficace e mirato.
E se vi dicessimo che Tuidi è già al lavoro per rivoluzionare la gestione dei punti vendita e delle aziende di produzione? Con Delphi, il nostro avanzato strumento di IA, stiamo ampliando le funzionalità per automatizzare il processo a 360 gradi, affiancando al demand planning, strumenti di category management, workforce optimization e dynamic pricing. Il nostro obiettivo è aiutare i retailer e i produttori a stare al passo con le mutevoli esigenze dei consumatori, ottimizzando ogni aspetto della filiera e garantendo soluzioni innovative e su misura. Restate sintonizzati:nel prossimo numero della newsletter vi sveleremo come Tuidi può aiutarvi a mantenervi un passo avanti in un mercato in continua evoluzione, o se siete curiosi.. Contattateci!